Siamo un Comitato – Comitato A Scuola! – sorto spontaneamente durante la pandemia e composto da centinaia di cittadini, genitori insegnanti e studenti. Crediamo che il nuovo governo Draghi, che si insedia in un momento così particolare, offra un’occasione unica di rinnovamento per la scuola italiana, che mai come nell’ultimo periodo ha mostrato tutte le sue criticità e debolezze.

Un anno fa, sorpresa dal Covid-19, l’Italia chiudeva progressivamente le scuole di ogni ordine e grado per far fronte all’avanzare di un virus imprevisto e sconosciuto. Dopo questa prima drastica decisione, giustificata allora da una comprensibile cautela, il nostro Paese ha scelto di non scegliere, relegando la scuola nel dimenticatoio destinato alle attività considerate improduttive, e quindi non prioritarie per il Paese.
Il risultato, come ben sappiamo, è stata la sospensione delle lezioni in presenza, che in alcune regioni d’Italia ha sfiorato l’anno.

Nel tentativo di tutelare il diritto alla salute fisica della comunità,
le istituzioni italiane hanno compresso il diritto all’istruzione, causando un danno di formazione, psicologico e di socialità a un’intera generazione di studenti, soprattutto se fragili e appartenenti a contesti più disagiati. E questo senza mettere in atto tempestive misure organizzative volte a garantire un’istruzione in presenza ed in sicurezza per tutti gli studenti.


Non solo: nella difesa prioritaria del diritto alla salute, non si è tenuto conto che anche l’equilibrio psicofisico dei più giovani è salute.

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